venerdì 23 febbraio 2007

Paul Cézanne... A Firenze. 2007

Tornano a Firenze alcune fra le opere più importanti di Cézanne che, circa un secolo fa, erano parte integrante delle collezioni custodite nelle case fiorentine di due giovani collezionisti, Egisto Paolo Fabbri e Charles Loeser.
L’esposizione in Palazzo Strozzi costituirà una occasione unica per ammirare uno di fianco all’altro decine di capolavori di Cézanne altrimenti dispersi ai quattro angoli del globo.
Oggi queste opere si trovano, infatti, nei più importanti musei del mondo tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery di Londra, il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington, la Galleria degli Uffizi di Firenze e in collezioni private come la Thyssen-Bornemisza Collections.
Egisto Paolo Fabbri aveva acquistato i primi dipinti di Cézanne da Vollard. Nel 1899 scrisse all’artista una lettera, manifestando il desiderio di recarsi ad Aix-en-Provence per conoscerlo. Il pittore rifiutò con la solita ritrosia, che riservava anche ai pochi ammiratori, ma non nascose una sincera meraviglia nell’apprendere che a quella data il giovane collezionista possedeva già sedici suoi quadri. La raccolta Fabbri, nella quale risultavano trentadue dipinti di Cézanne, la maggior parte dei quali di altissima qualità, non ebbe uguali in Europa, e neanche negli Stati Uniti, nei primi decenni del Novecento.
Negli stessi anni un altro importante collezionista, Charles Loeser, aveva intuito la grandezza del pittore di Aix. Trasferitosi a Firenze dal 1890, Charles Loeser, incoraggiato da Bernard Berenson, nel 1896 aveva acquistato i primi paesaggi di Cézanne da Vollard. I dipinti, quindici in tutto, affiancavano la sua collezione di preziosi disegni e arte antica.
L’interesse suscitato dalla pittura di Cézanne costituì un elemento importante per la realizzazione, nel maggio 1910, nelle sale del Lyceum di Firenze, della Prima mostra italiana dell’Impressionismo.
In Palazzo Strozzi si potranno apprezzare e ammirare i dipinti di Cézanne e di alcuni suoi contemporanei come Pissarro, Van Gogh e Sargent; si potrà riscontrare come la sensibilità e l’attenzione alla modernità siano cresciute e maturate in un contesto culturale fortemente marcato dal Rinascimento ma si potrà anche rivivere il clima culturale e artistico che si respirava tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento a Firenze, un ambiente costituito in buona parte da personalità internazionali di altissimo livello come Bernard Berenson, Vernon Lee, Edith Wharton e tanti altri.
Troveranno anche spazio, nelle sale di Palazzo Strozzi, dipinti e sculture di artisti italiani che, elaborando una interpretazione dello stile e dell’etica del maestro francese in linea con lo spirito del loro tempo, si sono espressi con un linguaggio comune. Tra i più significativi, Rosai, Soffici, Muller, Gordigiani, Carena, Ghiglia, oltre agli scultori Libero Andreotti e Medardo Rosso.

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