Il professore Giuseppe Li ROSI ha in mano l'azienda familiare del nonno. Quando fu del padre, insieme, più di un decennio fa, vollero produrre grano antico siciliano nell'unico modo che reputarono… naturale; il cosiddetto biologico, no?
I terreni si trovano “nelle colline dell’ennese a tre km in linea d’aria dall’antico sito della città siculo-greca Morgantina” (v. descrizione completa dell'azienda nel sito LA TERRA TREMA.org.)
Ma le sementi ottengono l'atavico asilo lontane dalla guerra; giungono dal “Nord Africa, altre dall'Eritrea, altre ancora dall'Algeria. Ogni chicco di grano ha compiuto un lungo viaggio per arrivare sul terreno che lo accoglierà e gli consentirà di moltiplicarsi, una storia simbolica che rappresenta non solo la storia dell'alimentazione, da sempre ricca di incroci e contaminazione, ma anche una figurazione del viaggio di uomini e donne che da quella parte del mondo vengono nella nostra terra per cercare integrazione e rispetto. […] Un viaggio lungo tutto il mar Mediterraneo quello di ogni chicco di grano che porta con sé un pezzo di identità della propria terra d'origine e che raccolto dopo raccolto muta, cambia, acquista alcune proprietà organolettiche e ne perde altre. Il tutto guidato dalla sapiente mano della natura. Nessuna interferenza chimica, nessun aiuto da parte dell'uomo.” [continua su Palermo.Meridionews.it.]
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