sabato 28 marzo 2020

Quali limiti durante e dopo il Covid19? [OPENONLINE.com.]

Fonte: OPEN ONLINE. | INSTAGRAM.

Foto di Pisa. [GETTY IMAGES.it.]

«È il caso di domandarsi quali sono i limiti oltre cui non vogliamo spingerci o, se scegliamo di farlo, a quali condizioni.»



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Gli effetti del #coronavirus si fanno sentire ovunque, eppure c’è ancora chi esce di casa: ci sono i lavoratori di tutte quelle attività che non permettono lo smart working, ci sono le persone che hanno la necessità di uscire per fare la spesa o per ragioni mediche e c’è anche chi, molto semplicemente, prende sotto gamba la situazione. Che fare, dunque? Tra chi invoca l’uso dei droni e chi monitora le celle telefoniche, sono in molti a chiedere che il governo adotti delle misure per geolocalizzare i cittadini - ma siamo davvero sicuri di aver capito di cosa si tratta? Se il modello di “geotracking” e monitoraggio dei sintomi predisposto dal Korean Center for Disease Control nella Corea del Sud è ritenuto da molti un esempio da seguire, è altrettanto vero che tale tracciabilità è stata svolta su base volontaria da parte dei partecipanti, che hanno dato quindi il consenso temporaneo all’autorità sanitaria per l’utilizzo dei propri dati personali di mobilità per monitorare e contenere i numeri del contagio. In Italia al momento non esiste alcun modello ufficiale e gli unici rappresentanti istituzionali a menzionare l’uso dell’analisi dei dati sono stati i due assessori milanesi Giulio Gallera e Fabrizio Sala. È stato proprio quest’ultimo a spiegare come la Regione abbia ottenuto dalle compagnie telefoniche i dati rilevati mediante la connessione ai ripetitori delle varie celle sul territorio, riuscendo così a capire che circa il 40% dei milanesi continuano a spostarsi. Senza entrare nel merito delle motivazioni che hanno spinto queste persone ad uscire - certamente non rilevabili dai cellulari - gli interrogativi aperti sono tanti e non di piccola portata. Quali operatori hanno inviato i dati? Per quanto tempo verranno conservati, e con quale scopo? Quel che è certo è che i cittadini non sono stati informati e che, qualora le misure in Italia dovessero intensificarsi, è il caso di domandarsi quali sono i limiti oltre cui non vogliamo spingerci o, se scegliamo di farlo, a quali condizioni. Tutti gli aggiornamenti su #openonline Foto: Pisa da Getty - Roma di Alberto Lingria (Reuters) - Milano da Getty - Torino di Stefano Guidi (Getty) - Napoli di Salvatore Laporta
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