sabato 19 aprile 2008

Melchiorre De FILIPPIS DELFICO [Teramo, 28 marzo 1825 - Portici, 22 dicembre 1895 (Caricaturista; Musicista)]

Indice
* 1 Biografia
* 2 Opere
* 3 Bibliografia
* 4 Collegamenti esterni

Biografia
Terzo figlio di Gregorio De Filippis Dèlfico, conte di Longano, che unì il suo cognome a quello della moglie Marina Dèlfico, unica figlia di Orazio e ultima rappresentante della sua famiglia. Melchiorre compì i suoi primi studi a Teramo dove fu allievo del pittore Pasquale Della Monica. Si trasferì giovanissimo a Napoli per completare gli studi ma nel capoluogo partenopeo fissò la sua definitiva residenza. Si sposò con Concetta Sposito dalla quale ebbe undici figli. Nell’ultimo decennio borbonico rivestì non meglio precisati incarichi nel Ministero degli Interni, nonostante i suoi fratelli, Troiano e Filippo, fossero fin dal 1848 noti cospiratori costretti all’esilio e nonostante la stessa madre Marina svolgesse attività antiborbonica. In campo musicale si espresse sia come compositore che come esecutore. Fu cantante lirico, spesso salito agli onori delle cronache per le sue improvvisazioni canore e per i suoi virtuosismi. La sua fama è legata principalmente all’attività di caricaturista. Collaborò a numerosi periodici italiani e stranieri, “L’Arlecchino”, “L’Omnibus”, il londinese “Vanity Fair”, la “Strenna dello Stenterello”, il “Caporale terribile”, e realizzò decine di Album, molti dei quali finanziati in proprio. Fu per anni in amicizia con Giuseppe Verdi al quale dedicò numerose caricature che si ritrovano pubblicate nelle principali biografie verdiane. Album, manoscritti e documenti sono conservati a Teramo presso la Biblioteca provinciale “M. Dèlfico” e presso il locale Archivio di Stato. Sempre a Teramo, in uno degli archivi privati di famiglia, si conservano circa venti tavole acquerellate con una autobiografia caricaturata.


Opere
Principali composizioni musicali: Il carceriere. Melodramma (1845); Barac. Azione sacra (1856); Il maestro Bombardone. Opera buffa (1870); La fiera. Melodramma giocoso (1874); Il Parafulmine. Commedia musicale (1877). Innumerevoli le caricature, pubblicate in periodici o raccolte in Album. Tra i più noti si ricordano Il Carnevale del 1861; Mondo vecchio. Mondo nuovo, Album di caricature in 24 tavole, litografie a colori, 1861; Album per ridere, 1869; Strenna dello Stenterello, 1874; Pompei, 1891.

Bibliografia
* Raffaele Aurini, De Filippis Dèlfico Melchiorre, in [[Dizionario bibliografico della gente d’Abruzzo]], vol.I, Teramo, Ars et Labor, 1952 e Nuova edizione ampliata, Colledara, Teramo, Andromeda editrice, 2002, vol.II, pp.282-286;
* Fabia Borroni, Melchiorre Dèlfico caricaturista, Milano, Sansoni antiquariato, 1957;
* Mostra retrospettiva del caricaturista e musicista Melchiorre De Filippis Dèlfico (1825-1895), Teramo, Edigrafital, 1971;
* C. Garzya Romano e M. Bucarelli, De Filippis Dèlfico Melchiorre, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Treccani, vol.33, 1987, pp.761-762;
* Fernando Aurini, Melchiorre De Filippis Dèlfico. Grande maestro della caricatura ed originale caricatura di musicista al difuori di ogni schematismo, in “Notizie dell’economia teramana”, Teramo, a.45 (settembre-dicembre) 1993, pp. 81-88;
* E. Panetta, Melchiorre De Filippis Dèlfico e la Caricatura Napoletana del XIX secolo nella collezione Lucchesi Palli di Napoli, Tesi di laurea, Facoltà di lettere. Conservazione dei beni culturali, Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli, 12 marzo 2003.


Collegamenti esterni
Notizie, fotografie e caricature sono pubblicate anche sul sito internet della famiglia, curato da Massimo De Filippis Delfico, all’indirizzo www.defilippis-delfico.it.

http://it.wikipedia.org/wiki/Melchiorre_De_Filippis_Delfico

Nessun commento: