lunedì 26 novembre 2007

Parlamento da Stadio

ci si prende per come siamo e sappiamo avere quello che siamo!

Vogliamo LIBERTÀ? Rendiamoci liberi di NON votare fintantochè non avremo la possibilità di scegliere noi i candidati. La possibilità di avere VOCE. La libertà di votare contro le LOBBIES PARTITICHE votando i Partiti più piccoli, più "controllabili" da noi cittadini in quanto pochi. La libertà d'esser i "primi" sono solo queste Le Primarie accettabili.
Non c'è valore alcuno per le cariche che ricoprite - se non altro a causa delle cariche istituite ad hoc da voi stessi. Meno stipendi a voi politi... polipi. Perché è questo che siete: sessili carcinomi. Le vostre remunerazioni classiste e dittatoriali sono relative ad una nuova massoneria, La Massoneria In Faccia; chiamata così sia perché avete la faccia tosta di spergiurare sul bene comune (e che mai avvicinate e considerate comune al vostro bene), sia perché ce lo sbattete in faccia con arroganza, ignoranza, barbaria. Deve finire la vostra CASTA di BUSINESS. Fosse casta politica avrebbe un senso e spesso un nesso con il Cittadino, la Città, lo Stato.
Non riuscite a farvi emblema di alcuna virtù, ciò che realmente siete lo si impara nelle scuole, per strada, nelle famiglie, negli stadi...Voi guadagnate per "deliberare" e per non lasciarci liberi. Per urlare, per aggredirvi per i capelli e trascinarvi l'un l'altro nelle vostre caverne e spolparvi e spolparvi e spolparvi... Credete così di esser voi liberi?
La libertà che ci manca è quella della scelta di studi e lavori specialistici, di studi e lavori per la tutela e lo sviluppo, studi e lavori  che ci rendano donne e uomini. Non è possibile che non ci sia consentito di studiare a basso costo e di lavorare ad alto rendimento e alto riconoscimento.
Ognuno di noi può ampliare le proprie conoscenze a casa, dopo gli studi, senza professionisti a seguirci e a confrontarsi con il sapere che andiamo acquisendo.
NON ACCETTO, non si può, che si smetta di insegnare italiano e filosofia e matematica superati gli studi base. Chi ci nega ciò, ci nega la forza e il potere di essere Cittadini e, dunque, "sovrani dei nostri sovrani"!


Art. 1.

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.




Io ho scritto, il mio Jackind ha errato, con:
Nuntereggae Più [NUNTEREGGAE PIÙ. IT. 1978. Rino GATANO] 
Ognuno È Libero [IL PARTO. IT. 2004. IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI]



LA COSTITUZIONE ITALIANA

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